Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 073 - AC.LEOPARDI.GIACOMO

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Trascrizioni automatiche (Shi_Deformable_VGG11)

Recanati 30 Ottobre 1820
Caro Amico. Ricevo l'amata vra dei 25, la quale mi consola per una
parte, e mi attrista per l'altra, informandomi della continuazione delle vostre av=
versità. È ben duro per me il non potervi offrire altro conforto che quello
che potrete trovare nella sincerità, intensità e costanza eterna dell'amicizia.
In questa mia condizione presente, le parole sono la sola cosa che mi resti (e ap=
pena mi resta), ma tutti i fatti mi sono impediti.
Mando gli sc. 2:83. franchi per la posta. Il Conte Trissino ha
scritto anche a me, e vi ringrazio caldamente della premura usata pel noto
effetto.
Così anche vi ringrazio del buon consiglio in ordine a Monti e a Perticuri.
Son persuaso di quello che dite; sono anche assicurato dall'esperienza che
ciascuno s'adopra per se, pochissimi per gli altri, e nessuno ha mai voluto
adoprarsi per me. A ogni modo prove.
Circa la dedica vi risponderò, come voi mi comandate, colla libertà dell'
amicizia. In tutti i casi ella è un onore ch' io non merito, ma che non
# rifiutare per altre cagioni se non per queste che vi soggiungo. Se
tratta di una Dedica amichevole, come la mia al Co. Trissino, voi siete pa=
one di disporre del mio nome, e porlo in fronte a qualunque cosa vi ag=
gradi; dico a qualunque senza eccezione veruna, perch'io non ho difficoltà di nessuna
# in questo proposito. Ma se la dedica sarà di altro genere, voi sapete,
caro amico, che avendo voluto stampare le mie Canzoni tutte insieme, non ho
potuto per mancanza di denaro. Sapete che mio padre è di principi differen=
tissimi dai miei; e che d'altra parte, s'io non gli domanderei neppure
il pan da mangiare, molto meno cose non necessarie. Questi miei detti po=
trebbero far credere a un altro, ch'io fossi uno de' soliti amici, fervidis=
simi in parole, e incapaci di verun fatto; mai voi caro amico, non lo cre=
derete, perché conoscete tanto la mia situazione, quanto l'animo mio. Del