Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 133 - AC.LEOPARDI.GIACOMO

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Trascrizioni automatiche (Shi_Deformable_VGG11)

Recanati 29 Ottobre 1824
Caro amico. Poco dopo scritta la mia dei 15 mi giunsero da Ancona le
50 copie che mi avete favorite delle mie Canzoni, delle quali torno a ringraziarvi.
Ho poi ricevuta la vostra carissima dei 13. A tempo perduto mi farete un
gran favore avvertendo Giordani che io gli ho scritto a Firenze una ben lunga
lettera; e informando anche Vieusseux, o per mezzo di Giordani o direttamente, che
io non ho mancato di risposta a veruna sua, e che all'ultima giuntami, la quale è
bensì di gran tempo addietro, risposi con una lunghissima, a cui non ho ricevuto mai
replica. Sono qui sepolto e segregato affatto dal resto del mondo, non solo per la
lontananza delle persone, ma anche per la maledetta o negligenza o malizia delle
poste, che finisce di escludermi dal commercio umano. E questa negligenza o ma=
lizia si esercita massimamente sopra di me, non so per quale mia colpa, perchè veggo
che agli altri non accade lo stesso, o se accade, accade solo di rado, o almeno non
sempre. Questo è quello che mi obbliga ad annoiarvi così spesso con queste preghie=
re di avvisi e di uffici che vi prego fare ad altri in mio nome. Mi prevalgo dell'
amicizia e della bontà vostra per conservare qualche minima relazione coi miei
conoscenti. Spero che voi mi perdoniate. Io sto bene e desidero intendere lo stesso
di voi. Vi amo come sempre, e vorrei che mi comandaste, perchè sono ansiosissimo
di servirvi dove fossi buono. Addio, addio: vi abbraccio.
Il Vostro Leopardi
Sono sempre in debito
di paoli 4 p. l'ult. vol. Giordani uscito.