Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 165 - AC.LEOPARDI.GIACOMO

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Trascrizioni automatiche (Shi_Deformable_VGG11)

Firenze 3 Luglio 1827
Mio carissimo Brighenti. Rispondo alla tua amorosissima 25 Giu=
gno. I miei occhi stanno sempre male, e senza speranza per ora. Io
 vivo, come puoi credere, molto malinconico, non ostante le molte gentilezze
usatemi da questti letterati; tra i quali, tutti i primarii, comprevo Niccolini,
Cnon potendo io uscire di giorno) sono venuti a trovarmi. Giordani è sem=
pre meco, e si parla di te ogni giorno. Farai molta grazia a lui ed a
a me se ci terrai informati del sucesso dell'affare relativo a'
suoi due volumi. Obbiamo discorso maturamente della Proposta. Gior=
dani è di parere che l'ordine dell'opera non si debba alterare in
niun modo, e che tu la dia tal quale sta nell'edizione di Milano,
non ostante la sua molta confustone, alla quale si rimedierà coll'indi=
ce delle voci. Sai che ancor io inclinava a questa opinione. Se vor=
rai tirar delle copie separate dei Dialoghi, lo potrai fare nello stes=
so modo, mutando solamente la impaginatura e. Loda poi molto Gior=
dani il tuo proposito di dare in via di note le osservazioni auscite
finora sopra quell'opera. Ti avverto di una cosa. Finchè io sono in
Firenze, o non mi dar comomissioni per Giordani, o scrivi in modo che
tutta la lettera sia ostensibile a lui. Perchè appena Giordani sa
che tu mi hai scritto, oul vedere la lettera. Se io dico di non po=
terla mostrare, gli fo nascere mille sospetti. Salutami tanto D. Lugi,
e domandagli da parte mia se ha egli mai conosciuto in Firenze
un Bacci di Civitanova, antico militare del Papa, che ha una figia
che suona il pianforte; e se la sera innanzi che partisse di qua è sta=
to in casa di questo tale. Domando questo, perché è venuto da me
due volte uno, sotto il detto nome, raccontandomi tutte queste cose, ce=