Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 173 - AC.LEOPARDI.GIACOMO
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Pisa 3 Dicembre 1827
Signora ed Amica carissima e pregiatissima. Mi scrive l'Adelaide
ai 21 del mese passato, che Ella è per tornare a Bologna, e che aspetta di
trovarvi qualche mia lettera. Approfitto di questa notizia, e le scrivo, e le ricordo
l'affezione che io le porto, e il desiderio che ho delle sue nuove. Sarebbe pur
grande il piacere e la consolazione che io proverei, se potessi abitar seco in una stessa
città, e godermi una compagnia così cara, così amichevole, così stimabile: ma il desti=
no m'impedisce anche questo. Son venuto qua per fuggire il freddo, ma tremo dalla
mattina alla sera: nondimeno son certo che sentirei molto più freddo a Bologna,
e che non vi potrei resistere, essendo obbligato ad astenermi dal fuoco. Del resto
abbiamo ancor qui le nostre tramontane, le nostre nevi, i nostri ghiacci: oggi tuona,
e per me fo conto che sia un carnevale, perchè l'aria è calda, e tremo meno del
solito. Che fa il Professore? che fa l'Emilietto? i miei rispetti e saluti singolarissi=
mi e cordialissimi all'uno; un bacio per me all'altro. E i suoi Pensieri sulla educa=
zione che fanno? quando avrò il piacere di rileggerli? Ella mi voglia bene, mi co=
mandi, mi saluti l'Orioli se lo vede, mi ricordi agli amici, ma soprattutto a se stessa,
e mi creda sempre
tutto suo
Giacomo Leopardi.
Signora ed Amica carissima e pregiatissima. Mi scrive l'Adelaide
ai 21 del mese passato, che Ella è per tornare a Bologna, e che aspetta di
trovarvi qualche mia lettera. Approfitto di questa notizia, e le scrivo, e le ricordo
l'affezione che io le porto, e il desiderio che ho delle sue nuove. Sarebbe pur
grande il piacere e la consolazione che io proverei, se potessi abitar seco in una stessa
città, e godermi una compagnia così cara, così amichevole, così stimabile: ma il desti=
no m'impedisce anche questo. Son venuto qua per fuggire il freddo, ma tremo dalla
mattina alla sera: nondimeno son certo che sentirei molto più freddo a Bologna,
e che non vi potrei resistere, essendo obbligato ad astenermi dal fuoco. Del resto
abbiamo ancor qui le nostre tramontane, le nostre nevi, i nostri ghiacci: oggi tuona,
e per me fo conto che sia un carnevale, perchè l'aria è calda, e tremo meno del
solito. Che fa il Professore? che fa l'Emilietto? i miei rispetti e saluti singolarissi=
mi e cordialissimi all'uno; un bacio per me all'altro. E i suoi Pensieri sulla educa=
zione che fanno? quando avrò il piacere di rileggerli? Ella mi voglia bene, mi co=
mandi, mi saluti l'Orioli se lo vede, mi ricordi agli amici, ma soprattutto a se stessa,
e mi creda sempre
tutto suo
Giacomo Leopardi.