Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 212 - AC.LEOPARDI.GIACOMO
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Caro Amico
Ti ringrazio dell'assoluzione, che riconosco dalla tua bon=
tà, e non dal merito dei formaggi, chè tristo me, se il perdono dei miei
peccati dovesse esser proporzionato a quel peso. Sarei dannato, almeno, per
tutta l'eternità- Frattanto mi prevarrò del buono che tu mi dai da
venir peccando un altro poco a tuo conto. Con Israello non potevi condur=
la più bravamente. Avrò ben caro di sapere se il furfante recita, perchè
in tal caso non reciterò io. Quando al tuo carissimo invito, di cui ti ringra=
zio senza fine, ti dirò con libertà di vero amico, che avrei un'estrema
necessità di finire in questi giorni alcune cose per Stella, e non so se
togliendo al lavoro di Domenica la metà della mia giornata (che finisce,
come sai, molto tardi) riuscirò a fare quel che bisogna; tanto più che
debbo già far la stessa sottrazione alla giornata di Lunedì, che mi convien
pranzare a buon'ora per andare al Casino. Perciò se non ti fosse gra=
ve, piuttosto accetterei le tue grazie (che mi sono e saranno sempre vera=
mente gioconde) in qualunque altro giorno che ti piacesse. Intanto ti
abbraccio di nuovo e ti saluto con tutto il cuore. Addio, addio. Se scrivi a
Giordani, salutamelo quanto più sai.
Ti ringrazio dell'assoluzione, che riconosco dalla tua bon=
tà, e non dal merito dei formaggi, chè tristo me, se il perdono dei miei
peccati dovesse esser proporzionato a quel peso. Sarei dannato, almeno, per
tutta l'eternità- Frattanto mi prevarrò del buono che tu mi dai da
venir peccando un altro poco a tuo conto. Con Israello non potevi condur=
la più bravamente. Avrò ben caro di sapere se il furfante recita, perchè
in tal caso non reciterò io. Quando al tuo carissimo invito, di cui ti ringra=
zio senza fine, ti dirò con libertà di vero amico, che avrei un'estrema
necessità di finire in questi giorni alcune cose per Stella, e non so se
togliendo al lavoro di Domenica la metà della mia giornata (che finisce,
come sai, molto tardi) riuscirò a fare quel che bisogna; tanto più che
debbo già far la stessa sottrazione alla giornata di Lunedì, che mi convien
pranzare a buon'ora per andare al Casino. Perciò se non ti fosse gra=
ve, piuttosto accetterei le tue grazie (che mi sono e saranno sempre vera=
mente gioconde) in qualunque altro giorno che ti piacesse. Intanto ti
abbraccio di nuovo e ti saluto con tutto il cuore. Addio, addio. Se scrivi a
Giordani, salutamelo quanto più sai.