Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 068 - AC.LEOPARDI.GIACOMO

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Trascrizioni automatiche (Shi_Deformable_VGG11)

vorrà degnarsi di credermi suo uguale; ma dispremi e scherni gli
aspetto, e li ricevo da lutti quelli che tratto o vedo; laonde qualunque
cosa mi raccontaste, non mi potrebbe fare impressione; e desidero di sa=
perla per mera curiosità e divertimento.
Mi avvisate che il Conte Tuissino non ha nevuto la mia
risposta alla sua 28. Luglio. Ma bisogna ch'io vio confidi unti=
more che mi passa per la mente. Nella Dedica io trattai quell'
ottimo Signore, con una certa familiarità che par che si costumi
nelle cose letterarie. La sua de' 28 Luglio era piena di estrema
gentilezza. Ma egli non aveva ancora ricevuto il mio libretto. Mi
affanna il pensare che vedutolo, egli possa aver trovata eccessiva la
mia confidenza. Gli domandai già perdono scrivendogli, e torno a
scrivergli. Ma perchè facilmente la mia lettera andrà smarrita,
fatemi il favore d'informarlo di questi miei sentimenti, e doman=
dategli perdono in mio nome.
La scelleraggine delle donne mi spaventa, non gia per me,
ma perchè vedo la miseria del mondo. I'io divenissi ricco o poten=
te, ch'è impossibile, perchè ho troppo pochi vizi, le donne senza fallo
cercherebbero di allacciarmi. Ma in questa mia condizione, disprezzato
e schernto da tutti, non ho nessun merito per cttirarmi le loro lu=
singhe. Oltre che ho l'unimo così agghiacciato e appassito dalen
continua infelicità, ed anche dalla misera cognizione del vero, che
prima di avere amato, ho perduto la facolià di amare, e un Ange=
lo di bellezza e di grazia non basterebbe ad accendermi i: tanto che
così giovane, potrei servir da Eunnco in qualunque serraglio.
Addio, vogliatemi bene, e datemi nuove della salute. Vi amo
e vi abbraccio. itemi a chi debbo spedire il prezzo del Fscolo.