Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 095 - AC.LEOPARDI.GIACOMO
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Recanati 14 Ottobre 1822
Carissimo amico. Io spero che voi non dobbiate credere che
il mio grande affetto verso di voi sia diminuito in verun conto,
perchè sono stato lungo tempo senza ferirvi. Anzi co' soli veri
e sicuri amici io mi prendo questa confidenza di tacere alcune
volte più a lungo dell'ordinario, perchè mi rendo certo che non
mi dimenticheranno per questo, nè lasceranno d'amarmi, nè an=
che dubiteranno ch'io mi sia dimenticato di loro. Mando per
la posta franchi paoli dodici ch'io vi debbo per gli ultimi
due volumi usciti delle Opere di Giordani, e paoli cinque che
vi debbo per le Poesie del Parini, in tutto sc. 1.70. Il no=
tro Giordani che fa? È gran tempo che non ho più nuova
di lui. Non so che pensi di me. Io l'amo e ricordo a
me stesso tutti i giorni, come fo di voi. E forse fra poco
potremo ricominciare a parlare insieme per lettera esso ed io.
Salutatelo cordialmente per parte mia, e datemene qualche no=
tizia, che ve ne prego. Scrivetemi pur anche voi qualche volta,
e così farò anch'io verso di voi. Sono e sarò quello di
prima, voglio dire il vostro tenerissimo e fedelissimo amico.
Giacomo Leopardi
Carissimo amico. Io spero che voi non dobbiate credere che
il mio grande affetto verso di voi sia diminuito in verun conto,
perchè sono stato lungo tempo senza ferirvi. Anzi co' soli veri
e sicuri amici io mi prendo questa confidenza di tacere alcune
volte più a lungo dell'ordinario, perchè mi rendo certo che non
mi dimenticheranno per questo, nè lasceranno d'amarmi, nè an=
che dubiteranno ch'io mi sia dimenticato di loro. Mando per
la posta franchi paoli dodici ch'io vi debbo per gli ultimi
due volumi usciti delle Opere di Giordani, e paoli cinque che
vi debbo per le Poesie del Parini, in tutto sc. 1.70. Il no=
tro Giordani che fa? È gran tempo che non ho più nuova
di lui. Non so che pensi di me. Io l'amo e ricordo a
me stesso tutti i giorni, come fo di voi. E forse fra poco
potremo ricominciare a parlare insieme per lettera esso ed io.
Salutatelo cordialmente per parte mia, e datemene qualche no=
tizia, che ve ne prego. Scrivetemi pur anche voi qualche volta,
e così farò anch'io verso di voi. Sono e sarò quello di
prima, voglio dire il vostro tenerissimo e fedelissimo amico.
Giacomo Leopardi