Segnatura: AC.LEOPARDI.GIACOMO, pagina 050 - AC.LEOPARDI.GIACOMO

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Trascrizioni automatiche (Shi_Deformable_VGG11)

mezzare, anzi più che dimezzare l'edizione, nel qual caso, se la difficoltà non doveva es=
sere intera, almeno pareva che dovesse restarne gran parte. Di più V. S. mi proponeva
gentilmente di pubblicare le mie canzoni nell'Abbreviatore, e per conseguenza di rinun=
ziare a una stampa a parte. Onde io mi credei tuttora in tempo da disdire la com=
missione. Ma ora che V.S. mi avverte dell'incomodo ch' Ella ne soffre, io rifletto che
la canzone nello strazio ec. non la posso pubblicare in opposizione al desiderio di mio
padre, e molto meno col di lui danaro. Dall'altro lato se anche la Canzone è di poco
merito, ella è venuta dal cuore, e io non voglio abbassarmi a chieder danaro a mio padre,
per le altre due, dopo ch' egli ha fatto strage delle tre prime, e questo per pau=
re da fanciulli, e per massime da duecentisti. Rimane ch'io stampi col mio danaro la Can=
zone al Mai, e per questo motivo la prego a ragguagliarmi della spesa occorrente
per pubblicarla nella forma e condizioni già convenute per le altre, con premettervi
la Lettera che le accludo. E dietro la sua risposta, io credo di poterle spedire il
danaro a posta corrente. V.S. potrebbe farne tirare un numero di copie sopraffine
maggiore del convenuto per l'addietro, affine d'impiegare la carta provveduta per
una stampa più considerabile. Il titolo sarà, Canzone di Giacomo Leopardi ad Angelo
Mai, e dietro al frontespizio verrà la detta Lettera che le includo. Ma la prego
ancora a compiacersi di voler fare alla Canzone le seguenti correzioncelle. Nella quinta
strofe vorrei che si scrivesse
E le tue dolci corde
Tremolavano ancora
Dal tocco di tua destra.
E poco sotto
E pur men grava e morde
Nell'ottava strofe
Che in età della nostra assai men trista.
E nella decima
Se 'l grande e 'l raro
Ha nome di follia.
V.S. mi scusi di tanti fastidi, de' quali io non so rendere nessun
compenso. Ma Ella mi ami, ch'io la amo, e di cuore, ed essendo così sfortunato, sarei
anche folle se volessi perdere per mia colpa quelle pochissime vere amicizie che la
fortuna mi offre in qualche momento di sua distrazione, in cui forse lascia di